Prospettive di evoluzione della portualità ligure

La Camera di Commercio, nell’ambito del progetto europeo TPE – Rete dei porti turistici per la sostenibilità ambientale, in collaborazione con Assonautica Genova ha commissionato all’Osservatorio Nautico Nazionale lo studio “Prospettive di evoluzione della portualità ligure“, i cui risultati sono stati illustrati nell’ambito del 51° Salone Nautico di Genova dall’autore, Gianmarco Ugolini, docente di Geografia Economica dell’Università di Genova.

Dallo studio sono emersi dati che affermano il primato della Liguria e, in particolare, di Genova nella distribuzione territoriale di strutture per il diporto e posti barca. In particolare la Liguria è al primo posto in Italia per numero di barche immatricolate (4.999 barche a vela e15.226 amotore), posti barca (21.850) e patenti nautiche rilasciate.

La ricerca ha evidenziato, inoltre, che la nostra regione vanta il bacino di utenza più esteso d’Italia, con una popolazione pari a 11.4 milioni di diportisti,  5 dei quali nella sola provincia di Genova.

Oltre al 95% dei liguri, infatti, l’82% dei diportisti piemontesi e valdostani, il 62% dei lombardi, il 17% degli emiliani e il 13% dei toscani ormeggia la propria imbarcazione nella nostra regione.

Focalizzando l’attenzione sulla provincia di Genova, si ripropone la fotografia scattata dall’analisi a livello regionale, che conferma che i diportisti con home port nelle strutture genovesi provengono principalmente dal nord-ovest dell’Italia.

Inoltre, una sezione dello studio analizza nello specifico i dati relativi alla disponibilità dei posti barca sia per quantità sia per dimensione.  Si tratta di una distinzione importante, poiché spesso i porti presentano contemporaneamente posti barca disponibili e liste di attesa, quando i posti offerti sono di dimensioni diverse da quelle richieste. A livello nazionale il dato emerso denota una sostanziale saturazione dello spazio disponibile nei porti esistenti (la quota media di posti barca disponibili è pari al 6% del totale), saturazione che diventa completa nei porti della Liguria (1.9%) e di Genova (1.1%) nei quali il turn over è sempre molto rapido. Questo spiega il livello dell’indice di pressione, ovvero il rapporto tra utenti e posti barca disponibili,  costantemente elevato.

Quanto alle dimensioni, rispetto alla domanda globale lo studio ha rilevato che il 44% dei posti richiesti in provincia di Genova riguarda imbarcazioni sotto i 10 metri, in controtendenza con quanto avviene nel resto d’Italia, dove i posti più richiesti sono quelli tra i 10 e i18 metri.

In conclusione, i dati emersi confermano il ruolo centrale della piccola nautica sia in ambito industriale sia per lo sviluppo turistico del territorio locale.

Con questo studiola Cameradi Commercio mette a disposizione delle istituzioni e di chi ha responsabilità nell’ambito della pianificazione un nuovo strumento, sostenendo la necessità di ripensare gli spazi disponibili nei porti turistici, di razionalizzare le strutture già esistenti e di favorire la ripartenza di un settore che può offrire ai giovani e alle nuove imprese del settore turistico grandi opportunità di sviluppo.

 

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